giovedì 14 novembre 2013

FABIO GEDA

 Visto che tra breve avremo l'occasione di conoscere in diretta lo scrittore torinese Fabio Geda, oltre a proporvi qualche informazione attraverso un'intervista,  vi chiederemmo anche di esprimere le vostre opinioni in merito ai suoi libri che parecchi/e di voi avranno senz'altro letto. E magari si potrebbe iniziare a costruire un'intervista. Allora, ci proviamo? Se vi può essere utile, eccovi un'intervista realizzata allo scrittore.

5 commenti:

  1. ll libro "Nel mare ci sono i coccodrilli" mi è sembrato bellissimo e commovente. Toccanti le vite, il racconto sempre rispettoso e umano. Il fatto di narrare una storia vera radoppia lI'intensità delle emozioni che ho provato leggendolo. Lo scrittore, nelle pagine di questo libro, descrive la condizione di molti afghani, la difficoltà di convivenza tra le varie etnie che abitano il paese, fa riferimento ai talebani, e a come loro abbiano influenziato in modo negativo la vita dei concittadini, con la violenza e la prepotenza nei confronti delle donne e delle minoranze sociali. Insomma Fabio Geda è riuscito a mettere in risalto, anche se in poche righe, i tragici problemi che sconvolgono l'Afghanistan, dal quale sempre più gente emigra in cerca di un futuro migliore. Secondo me la semplicità del linguaggio in questo libro, non cancella la crudeltà della storia, anzi lo scrittore ha saputo catturare la voce di Ennaiatollah Akbari, il protagonista, filtrandola attraverso la propria sensibilità di buon narratore, e ce l'ha restituita perfettamente credibile. La lettura del libro scorre veloce e si lascia gustare, però senza perdere, appunto la drammaticità della storia di Ennaia. Questo libro apre la mente e ci fa vedere con occhi diversi gli immigrati che incontriamo per strada, oltretutto ci porta a chiederci che cosa li ha portati a finire lì e per quali vie.
    Ringrazio il dipartimento di italiano per inaugurare alla grande le conferenze dell'anno scolastico. Io andrò più che volentieri a scuola per ascoltare Fabio Geda e se ho l'opportunità, gli faro la domanda d'obbligo. Ma lei li ha mai visti nel mare i coccodrilli?

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    1. Allora ci vediamo presto. Speriamo che le domande siano numerose, visto che l'occasione di conversare direttamente con l'autore è d'oro.

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    2. Hai ragione Antonella, è davvero un'occasione d'oro, quindi approfittiamone!!! Io oltre alla domanda d'obbligo, ne ho altre che domani farò più che volentieri. Ancora grazie per darci quest'opportunità.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Ieri mentre pioveva a Bilbao, piovevano le parole di Fabio Geda sopra di noi. Ogni sua parola era una goccia di pioggia che bagnava ogni mio poro di pelle e arrivava dritta, dritta alla mia anima. Questo ladro di storie approdò a scuola con un bel sorriso e cominciò a parlarci della sua vita, e di come il suo lavore di educatore aveva influenziato, e tuttora continua a influenziare, le trame dei suoi romanzi. Lo scrittore ascoltava i suoi ragazzi (benedette le persone che ascoltano), prendeva pezzi delle loro storie di vita, li rifacciava e li trasformava in un romanzo. In questo modo, Fabio descriveva ieri i suoi inizi nella scrittura e ci faceva capire come, un po' per volta, era diventata il suo mestiere. Un giorno per caso, conobbe "il ragazzo dall'italiano profumato", cioè il ragazzo afghano protagonista del suo libro "Nel mare ci sono i cocodrilli", e lo scrittore riuscì a trovare le parole di cui Ennaia aveva bisogno per raccontare la sua drammatica storia. Si affidarono a vicenda e la testimonianza del giovane afghano fu perfettamente trascritta dall'amante delle utopie, cioè Fabio. Speriamo che con il suo prossimo romanzo, ancora senza titolo, secondo l'autore forse "Nulla ti salverà da questa vita", l'autore riesca a cucire qualche ferita del mondo e salvarci un po' dai molti pericoli della vita, speriamo che ci faccia vedere il Fabio più autentico, il più profondo. Grazie Fabio per le parole di ieri.

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